Asana yoga ratna

RAKINI-ASANA

RAKINI-ASANA

Asana ideata dalla Maestra Gabriella Cella Al-Chamali

Rakini è la devi che simboleggia la Shakti in Svadhisthana Chakra.

 Livello  fisico : a livello fisico il tratto peculiare di questa forma è l’inarcamento della colonna vertebrale che porta un’azione intensa a livello lombo-sacrale ed una forte contrazione dei glutei, conseguentemente abbiamo un coinvolgimento dei muscoli che si trovano nella parte anteriore della coscia ( il più importanti sono  i muscoli retti del femore e gli adduttori), muscoli relati, da un punto di vista metamerico, alle prime vertebre lombari; significativo  anche il coinvolgimento degli addominali; anche la gola e  le spalle, che vengono lasciate cadere indietro, sono impegnate in questa forma. Porta benefici a tutto il corpo aumentando  la flessibilità dello scheletro, nella posizione completa, che può arrivare a sfiorare con le dita delle mani i polpacci, c’è una forte azione sul plesso solare ed un rafforzamento dei muscoli addominali con un azione benefica, quindi, anche per i processi digestivi, sblocca i ritardi mestruali; tonifica l’apparato genito-urinario.

E’ controindicata con ernie discali, soprattutto al tratto lombo-sacrale, ed ombelicali;  se si hanno  problemi al tratto cervicale  può dare una leggera nausea e giramenti di testa; è da evitare con mestruazioni abbondanti perché aumenta ancora di più il flusso; è preferibile non eseguirla durante i primi mesi di gravidanza.

 Livello energetico : il Chakra maggiormente coinvolto e, quindi, attivato se la si mantiene per tre minuti e tre secondi è Svadhisthana per l’impegno del tratto lombo-sacrale, dei glutei e delle ginocchia dove si trovano i suoi Vira-Chakra .

C’è  un azione importante anche su Vishudda sia per la legge della complementarietà, sia perché, lasciando cadere  indietro il capo e le spalle, abbiamo un coinvolgimento della gola, dove si trova questo Chakra ed una stimolazione dei punti sotto le clavicole dove hanno sede i suoi Vira-Chakra.

Anche l’area addominale è molto impegnata in quest’asana per cui Manipura con i suoi Vira-Chakra Surya e Chandra sono stimolati; meno significativamente è coinvolto Muladhara per la pianta dei piedi, ben presenti alla terra e Anahata per l’apertura del torace; come sempre anche Ajna per l’attenzione al momento presente, al respiro, al simbolo.

 Livello simbolico : questa forma si chiama anche Dristika-asana; dristika significa fermezza, determinazione, forza. Qualità evocata simbolicamente da quest’asana. La Shakti, l’energia cosmica femminile, in Svadhisthana Chakra è simboleggiata dalla Dea Rakini , divinità lunare relata ai cicli delle alte e basse maree.

Rakini, nella iconografia dei Chakra, siede su un loto rosso, ha un aspetto furente, ebbra d’ambrosia che è l’alimento dell’immortalità consumato dagli dei e dagli uomini che vogliono conquistare il cielo;  ha un incarnato di colore blu, tre occhi e quattro braccia con nelle mani una lancia; un loto, simbolo di purezza per la sua capacità di nascere dalle acque stagnanti e di rimanere non contaminato da esse; un tamburello e un ascia affilata.

Con questa forma, in sintonia con il significato simbolico del Chakra maggiormente coinvolto, sperimentiamo anche l’energia che incomincia a muoversi e a polarizzarsi; la polarizzazione implica un IO davanti ad un TU; da un punto di vista psicologico possiamo diventare “UN IO” solo se abbiamo “UN TU” davanti; definiamo noi stessi anche relativamente all’immagine che l’altro ci rimanda; è attraverso una relazione interpersonale che noi costruiamo la nostra identità; quindi è attraverso una dimensione duale che noi, su questo piano di esistenza, prendiamo consapevolezza delle nostra interiorità ed evolviamo.

 Questo percorso non è mai semplice e nell’arco della nostra vita la nostra identità viene costantemente rivisitata e rimodulata  secondo le nostre esigenze evolutive.

  La relazione interpersonale richiede sempre un grande equilibrio e, spesso, fermezza e determinazione per mantenere un rapporto simmetrico, paritetico, che dia uguale valere sia a me che all’altro.

Sappiamo che la qualità della relazione determina il nostro benessere o il nostro malessere, sappiamo che nelle relazioni spesso viviamo conflitti e giochi di potere; il lavoro su Svadhisthana in generale ed il mantenimento di Rakini-asana può aiutarci a superare la paura di non essere accettati nella nostra originalità, e darci fermezza e determinazione.

Quest’asana lavora anche sul nostro potenziale generativo, ci porta a contatto che la nostra energia ancestrale (i reni secondo la MTC sono la sede dell’energia dei nostri avi).

© Enrica Rame

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